La Forza Sensibile
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Lode alla Lentezza

Abbiamo dovuto rallentare il tempo. Su tutto il pianeta l’umanità vive questi giorni come sospesa, in attesa.
Come stiamo in questa nuova dimensione? E’ facile? Oppure stiamo scalpitando non vedendo l’ora di tornare a correre come prima?
Programmati per essere sempre al passo con i continui cambiamenti, sottoposti sin dall’infanzia a orari, scadenze, regole, nella convinzione che il tempo non vada mai sprecato, abbiamo dovuto tutti rallentare la nostra corsa, davanti a un ostacolo che ci ha piegato le gambe.
Ma siamo sicuri che stavamo correndo alla velocità giusta? Qual è il ritmo giusto della vita di un uomo?
Quali chance ci sta dando quest’esperienza collettiva, che riguarda tutti noi?
Sui social le persone sembrano non poter fare a meno di questo continuo pandemonio visivo e sonoro e continuano a sommergersi senza sosta con quintali di immagini e di parole, opinioni, giudizi…
Abbiamo una possibilità incredibile: quella, forse per la prima volta, di rallentare tutto, di rivolgere la nostra attenzione alle cose e alle persone che ci circondano, la possibilità di riascoltare il nostro ritmo interiore, di imparare di nuovo a saper aspettare, a sognare, scrivere, avere cura del nostro corpo e del nostro mondo.
Tornare a guardare in alto e osservare le sfumature del cielo, renderci conto dei sorrisi di chi ci sta attorno, dei loro sguardi, e delle loro lacrime. Occuparci della nostra casa, farla bella, riscoprire la nostra creatività nel cucinare un buon piatto, nel rammendare e rinfrescare la vecchia tovaglia della nonna chiusa da troppi anni nell’armadio. Nel cucire un vestitino ai nostri bambini, nel disegnare con loro, nell’appendere quel quadro che da anni aspetta di trovare un posto sul muro.
Ma questo tempo ci sta dando, soprattutto, la possibilità di guardarci dentro, di soffermarci sulle pieghe della nostra anima.
Stiamo facendo un buon uso di questa lentezza? Stiamo riuscendo ad assaporare ogni istante fino in fondo?
Da quanto tempo non avevamo più un dialogo con la nostra anima? Siamo felici di noi e di ciò che abbiamo intorno a noi? Siamo dove vogliamo davvero essere? O stiamo scoprendo nuove priorità? Saremo capaci, avremo il coraggio di vivere la vita come non abbiamo osato viverla finora?
Franco Arminio nelle sue parole ci invita a considerare questi giorni come giorni rari, giorni preziosi, giorni in cui il sacro è tornato, perché oggi è sacro scrivere una lettera, aspettare un abbraccio, parlare d’amore…
Com’è vero!
E torna alla memoria, di noi che siamo anche teatranti, l’immensa lezione dei film di Tarkovskij, le sue lente e dense carrellate, il potere delle sue immagini ipnotiche dentro le quali pian piano, man mano che ti addentri, si apre una finestra sull’invisibile, sul sacro. “Scolpire il tempo” chiamava Tarkovskij la sua arte cinematografica. E nei suoi film noi “sentiamo” il tempo. E’ un tempo sacro, rallentato, meditativo.
Siamo pronti a questo grande cambiamento di rotta?
Quali emozioni ti provocano questi pensieri?
Cosa possiamo fare, già da oggi, adesso, subito, per cercare di cambiare qualcosa nella nostra vita affinché il domani che ci costruiremo possa essere almeno un poco più vicino a ciò che desideriamo?
Noi della Forza Sensibile ci stiamo provando, col nostro impegno e con il nostro lavoro quotidiano, nella speranza di “scolpire” un futuro migliore!
E auguriamo a te ogni bene e ogni gioia!